LA “PINZA DEL CRETINO”

Paride Minervini, Jacopo Lotti

Il microscopio non perdona! La lettura di un reperto balistico al microscopio evidenzia la preparazione del balistico che ha repertato l’oggetto d’interesse (proiettile e/o bossolo) e lo ha analizzato. Dopo l’ennesima foto pubblicitaria (corsi di balistica on-line) e almeno tre casi dove ciò è accaduto nella realtà, abbiamo deciso di affrontare la problematica dei segni “estranei” al reperto presenti sul campione. Molte volte, durante l’analisi al microscopio comparatore, ci siamo dovuti interrompere perché il medico legale o il sedicente “balistico” ha utilizzato una pinza metallica per estrarre/recuperare l’elemento balistico o per manovrarlo durante l’analisi.

La comunità scientifica impone che gli elementi balistici, durante il loro repertamento e analisi, devono essere manovrati con pinze di plastica o altro materiale idoneo tale da non modificare (con graffi, scalfiture o schiacciamenti) il reperto, cosa che può accadere utilizzando pinze metalliche. Ormai troppe volte lo abbiamo detto, ma gli improvvisatori continuano a sbagliare… ed ecco “la pinza del cretino…”.

Di seguito troverete dei casi reali provenienti dal nostro archivio di laboratorio, foto trovate sul web e altre pubblicitarie… e così abbiamo scritto…. Come si fa e come non si fa… .